Il progetto Illy Pop, firmato dall’artista Ilaria Forgione, nasce nel mezzo degli anni 10, in un grigio pomeriggio di ampliamento, mutazione, e miscelazioni d’immagine continue: il fine comunicativo viene raggiunto praticamente subito grazie a una raffinata tecnica del Collage.  La faccenda comincia dall’indagare fra le trame subliminali che parlano dalle pagine delle riviste che attirano la sua attenzione, e lei, è molto esigente. L’accattivante sguardo che una modella sfoggia nella pubblicità dei lassativi, volti del passato trovati su riviste miracolosamente sfuggite al tempo, armi giocattolo, sangue vero, fiori, fiorellini, diamanti, e parti del corpo umano sezionate. Il lavoro firmato da Illy Pop comincia dalla ricerca del bello, quasi ornamentale, per andare a definire al meglio quel senso del surreale che, silenziosamente, viene a galla.

Nel suo caso possiamo confermare che la volontà di miglioramento è sfociata nella dimensione ectoplasmatica e, nel voler ampliare il forte timbro onirico, la sua opera si arricchisce di vibrazioni indefinibili coronate da una strana forma di crudeltà che ne definisce il carisma.

Ilaria Forgione, autodidatta, comincia dal divulgare le sue opere fra gli amici e a chi la ispira. Non mancando di spirito manageriale, fra lavori venduti e donati, il suo lavoro si sta divulgando a macchia d’olio. Adesso, il progetto Illy Pop, si apre al pubblico grazie alle celebri esposizioni MORBO: una mostra che trasmuta in asta a sostegno del Paso di Torino: un luogo che segna da sempre le culture metropolitane a livello internazionale in tutta la loro indipendenza e quindi innovazione.

Dal 2020, partecipa a molte mostre organizzate nella città di Torino in spazi di proposta, a volte insospettabili, come bar e gastronomie: luoghi che aggiungono l’immortale tocco dadaista a queste curiose esposizioni.