Stefano Beratacchini in arte “YoBags” , classe 1981, autodidatta, s’impone senza mezzi termini sulla scena del nord Italia ispirato dalla cultura Hip Hop che, ribalta a suo piacimento, sfruttandola come mezzo e non come fine. Il risultato è strabiliante, unico. Una miscela esplosiva che, se vogliamo fare il tentativo di incasellare da qualche parte, dobbiamo volgere il nostro sguardo alle vere preoccupazioni di quei genitori che durante gli anni 80 convivevano con dei figli che abusavano di sostanze psicoattive da assumersi per via auricolare come Black Sabbath, Slayer, Venom, Judas Priest, con l’aggiunta di un retrogusto che soltanto il Lino Banfi dei tempi d’oro sarebbe in grado di spiegare.

Ebbene, cercate su Youtube: YoBags n’ the Kobra Killer, e che il rituale Dadaista abbia inizio.

Fondatore del magazine auto-prodotto Kobrazine, leadre dei Kobra Killer,  possiamo affermare senza l’ombra del dubbio che YoBags e la sua crew, formata da rare unità, regalano alla scena metropolitana, lo stesso rumore di un intero movimento.

Fra musica, rumore, graffiti, video, costumi, performance, e liturgie che assomigliano a concerti, YoBags approda alla pittura in quanto mezzo per andare oltre e scoprire quel vertice che si nasconde fra le trame del silenzio.